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OPERAZIONE EUFORIA

26/04/2021 20:48

Leonardo Caponi

Politica,

OPERAZIONE EUFORIA

Una massiccia campagna politico mediatica ci dipinge ora un futuro di benessere e felicità contraddette però dai dati del PNRR

Una massiccia campagna politico mediatica ci dipinge ora un futuro di benessere e felicità contraddette però dai dati del PNRR.

 

Come vedete, in dieci giorni il clima, o meglio l'umore, del Paese è completamente cambiato. Nascoste le preoccupazioni, le ansie, le difficoltà, è iniziata una grande operazione politico mediatica che ci fa vedere che il futuro è già cominciato. E sarà un futuro di felicità benessere e ricchezza., colombe a Pasqua e panettone a Natale per tutti. Col vaccino che sconfigge il virus (che importa se i morti per ora sono sempre quelli), la montagna di soldi che ci arriva dall'Europa, (quanta, come, a chi, per fare che, chi la ripagherà?), l'instaurazione della società della rete che, nel lavoro come nella vita, ridurrà al minimo pericolosi rapporti sociali e umani in modo tale da non disturbare più il manovratore, il mercato e l'impresa ci guidano, dopo la fine del tunnel, al giardino dell'Eden. Ripresa e quell'altra parola da calcolo dei materiali, resilienza, sono le due paroline magiche che ci ridaranno la vita. E poi l'Italia non è sola. Il grande impero americano dell'ambientalista Biden, che siamo contenti (particolarmente il Pd) che torna a rimettere le sue mani sul mondo, vara un Piano da tremila miliardi di dollari per la sua resilienza (che importa se poi se li ripagherà e ce li farà pagare con la guerra fredda e facendo le guerre in tutti continenti) e annuncia il new deal del nuovo Secolo. Io sarei meno ottimista, anzi, a voler essere sincero, rifiuto di farmi vendere fumo e illusioni. Siamo sicuri che la "riapertura" non provocherà un prolungamento dell'infezione o, speriamo di no, un nuovo picco? Lo dice uno che è sempre stato sensibile anche alle ragioni dell'economia. E, ancora. Per spendere 220 miliardi di euro un Paese come il nostro ci impiega, bene che va, 50/70 anni. È vero che adesso toglieranno di mezzo il Codice degli appalti (dando il via ad un'altra scriteriata aggressione verso il suolo e l'ambiente italiani) ma pensare che, in pochi decenni, o addirittura in qualche anno, avremo l'Italia moderna che dipingono è, appunto, una illusione. Dicono che l'occupazione collegata al Pnrr crescerà di 750 mila unità. Nello scorso anno l'Italia ha perso 950 mila occupati. E poi, bisogna vedere quanti ne perderà essendo gli interventi previsti rivolti ad un’innovazione tecnologica e informatica che ridurrà le occasioni di lavoro buono. Del resto le stesse stime del Def che prevedono, per il terzo anno una crescita massima del Pil del 3,7%, non sono tali da garantire un balzo occupazionale sufficiente per tutti, tant'è che il governo (roba da matti!) pensa di riservare quote di posti di lavoro per donne e giovani (come faranno Dio solo lo sa), Infine, ma ci tornerò sopra in altra sede: il nostro Paese ha contratto un debito, tra Ristori e Pnrr, di 400 miliardi, praticamente la metà del bilancio dello stato. Chi li ripagherà? Allo stato attuale, i lavoratori dipendenti i quali pagano i due terzi dell'introito fiscale pubblico. Adesso faranno la riforma che, vedrete, sarà combinata in modo tale da abbassare le tasse per le imprese e il ceto medio alto, forse anche per una fascia popolare, trasferendone l'onere sull'aumento delle imposte indirette e delle tariffe che tornerà a colpire le fasce popolari. Quando vedete per televisione i cantori delle sorti magnifiche e progressive che ci aspetterebbero, pensatele tutte queste cose.

 

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