Dire oggi che bisogna fermare il presunto conflitto (presunto nel senso che c'è una sola parte forte che prevale) tra palestinesi e israeliani è un non senso irrealistico e ipocrita. Chiedere che le due parti si siedano al tavolo delle trattative, nella odierna situazione concreta, vuol dire tradire, ancora una volta, i palestinesi e lasciare che il conflitto prosegua, in forma endemica e con periodiche esplosioni, finchè i palestinesi non saranno estinti. La riconciliazione ha senso e possibilità di affermarsi solo se la comunità internazionale non si limita a fare finti appelli al fermo delle armi, ma impone ad Israele la cessazione e il regresso della sua escalation attuale e della sua politica di conquista dei territori palestinesi, di espropriazione, oppressione, apartheid e genocidio dei palestinesi. Al di fuori di questo, tutto il resto sono vuote parole, frasi adatte per scaricarsi la coscienza, essendo sostanzialmente dalla parte e complici di Israele e dell'imperialismo americano. L'obiettivo di due popoli, due stati è giusto e, in prospettiva, valido, ma partendo dal presupposto che esso, in tutti questi anni, è stato lo scudo dietro il quale il criminale espansionismo di Israele e il suo obiettivo di annientare i palestinesi o ridurli come gli indiani d'America, che poi è la stessa cosa, è avanzato. La Palestina non esiste più. La gran parte del suo territorio, a dispetto di tutte le risoluzioni dell'Onu, ridotte sempre a carta straccia da Israele grazie all'appoggio Usa, è stato annesso dallo stato ebraico e gli arabi considerati cittadini di serie b o ridotti in campi di concentramento come la striscia di Gaza. Ce la si può prendere con Hamas, ma Hamas, come giustamente fa notare D'Alema, rappresenta la rabbia e la ribellione palestinese per una situazione insostenibile che è uguale alla morte. Queste considerazioni non hanno fatto minimamente capolino alle riunioni interne di Pd, Leu e SI che continuano a barcamenarsi in una posizione falsamente equidistante, plasticamente rappresentata da Letta che va alla manifestazione pro Israele e dalla ridicola preposizione, in ogni ragionamento, della "sicurezza" di Israele, come se Israele, che ha uno degli eserciti più potenti del mondo, non si difendesse abbondantemente da solo. Qual'è la differenza sostanziale con la Lega e la destra?! Giulio Andreotti era più avanzato di questa "sinistra" di cartapesta o di carta straccia di oggi. Per lei vergogna, solo una infinita vergogna.