Sono molto critico sulla proposta di Letta per la tassazione delle successioni patrimoniali. Mi sa molto di propaganda più che di realtà. Certo, fa molto effetto dire togliamo i soldi ai redditieri per darli ai giovani. Demagogia! L'operazione proposta dal segretario del Pd (che lui sa benissimo che non andrà mai in porto, in primo luogo per la contrarietà dei suoi) prevede un introito fiscale minimo, del tutto inadeguato a sostenere una politica seria e efficacie per l'occupazione e i diritti dei giovani, non dicendo tra l'altro nulla su come verranno spesi. Se Letta volesse fare qualcosa di serio, adesso che nel governo si sta aprendo la discussione sulla riforma fiscale richiesta dall'Europa per il PNRR, prenda di petto e si proponga di cambiare radicalmente un sistema di tassazione iniquo, come quello italiano, il cui gettito è alimentato per i due terzi e più dai lavoratori dipendenti e solo per un terzo da quelli autonomi e dalle imprese ai quali sono consentiti enormi margini di elusione ed evasione. Al proposito le notizie che provengono sulle intenzioni del governo non sono per niente tranquillizzanti e dicono di una riconferma/accentuazione delle distorsioni del sistema ancora a vantaggio dei ricchi. Al di fuori di questo c'è solo una recita a soggetto che servirà al Pd per darsi una finta patente di sinistra mentre regge e indirizza, con la destra, un governo conservatore.
Poi, naturalmente, ci sarà il film già visto dei riformisti e dei menopeggisti che, di fronte alla bocciatura della proposta Letta, si eserciteranno in vittimistiche giaculatorie contro la destra e lo stesso Draghi. Mi fanno solo rabbia. Invece di annoiarci con le loro lamentale (con chi?, con se stessi che sono in maggioranza?) uscissero dal governo e lo facessero cadere.
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