abbiamo trasmesso venerdì 11 l' intervista del compagno Leonardo Caponi al compagno Claudio Carnieri , ex presidente della regione Umbria. Il tema era il pnrr nazionale e regionale, consiglio vivamente chi non l ' avesse visto di guardarlo e di apprezzarlo per la capacità informativa che ne deriva e per il coraggio sia del nostro direttore nel porre domande sia del compagno Carnieri nel rispondere.si è parlato di pnrr nazionale spiegando il funzionamento, spiegando i bandi, la cabina di regia , la quantità dei contributi, la qualità di essi tra fondo perduto e debito, il meccanismo dei bond europei per pagare questi debiti. Si è fatto poi l' esempio della sanità, la sua parte nel finanziamento è di una ventina di miliardi. Una cifra che è molto inferiore a quella che si sarebbe usata se si fosse utilizzato il mes, comunque una cifra che dovrà servire alla costruzione di 388 case della salute. Ci sarà un bando , naturalmente e le regioni dovranno partecipare e cercare di fare progetti ben fatti e utili per le comunità che potranno concorrere. Partendo da qui si è parlato di Umbria di sanità pubblica umbra e di Terni, definito da Carnieri uno dei due poli di eccellenza regionali. Ricordarlo non è stato una vanità ma semplicemente un preparare il campo a una analisi su quanto offre la attualità del capoluogo ternano, con la proposta di clinica privata definita irricevibile proprio perché andrebbe a ledere definitivamente l' ospedale pubblico ternano e il suo essere eccellenza regionale. Insomma tanta grande politica . Io ho parlato in margine della indigeribilita dei debiti , per la nostra economia pubblica. Se l Europa ci offre crediti per rilanciarci , il rischio di finire stritolati dalle agenzie di rating non è piccolo. Se ci indeboliamo , dato il nostro debito pubblico rischiamo la fine del Montenegro, con tagli al welfare e ulteriore perdita di sovranità. Spero di sbagliarmiabbiamo trasmesso venerdì 11 l' intervista del compagno Leonardo Caponi al compagno Claudio Carnieri , ex presidente della regione Umbria. Il tema era il pnrr nazionale e regionale, consiglio vivamente chi non l ' avesse visto di guardarlo e di apprezzarlo per la capacità informativa che ne deriva e per il coraggio sia del nostro direttore nel porre domande sia del compagno Carnieri nel rispondere.si è parlato di pnrr nazionale spiegando il funzionamento, spiegando i bandi, la cabina di regia , la quantità dei contributi, la qualità di essi tra fondo perduto e debito, il meccanismo dei bond europei per pagare questi debiti. Si è fatto poi l' esempio della sanità, la sua parte nel finanziamento è di una ventina di miliardi. Una cifra che è molto inferiore a quella che si sarebbe usata se si fosse utilizzato il mes, comunque una cifra che dovrà servire alla costruzione di 388 case della salute. Ci sarà un bando , naturalmente e le regioni dovranno partecipare e cercare di fare progetti ben fatti e utili per le comunità che potranno concorrere. Partendo da qui si è parlato di Umbria di sanità pubblica umbra e di Terni, definito da Carnieri uno dei due poli di eccellenza regionali. Ricordarlo non è stato una vanità ma semplicemente un preparare il campo a una analisi su quanto offre la attualità del capoluogo ternano, con la proposta di clinica privata definita irricevibile proprio perché andrebbe a ledere definitivamente l' ospedale pubblico ternano e il suo essere eccellenza regionale. Insomma tanta grande politica . Io ho parlato in margine della indigeribilita dei debiti , per la nostra economia pubblica. Se l Europa ci offre crediti per rilanciarci , il rischio di finire stritolati dalle agenzie di rating non è piccolo. Se ci indeboliamo , dato il nostro debito pubblico rischiamo la fine del Montenegro, con tagli al welfare e ulteriore perdita di sovranità. Spero di sbagliarmi