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LA DELUSIONE SI CHIAMA CGIL

06/11/2021 14:25

Leonardo Caponi

Economia,

LA DELUSIONE SI CHIAMA CGIL

Confesso di trattenere con sforzo la penna perché sarei portato a scrivere con altra asprezza delle conclusioni dell'Assemblea generale della CGIL .

Confesso di trattenere con sforzo la penna perché sarei portato a scrivere con altra asprezza delle conclusioni dell'Assemblea generale della CGIL . Che cosa ha deciso? Niente, o meglio di allungare il brodo della vertenza col governo fino a quello che sarà l'abbandono, per sfinimento, dei suoi militanti. Il governo non ha accolto nessuna delle proposte di CGIL, CISL e UIL. E, tra queste proposte, a prenderle in parola, e la linea del governo esiste un abisso. Draghi gli ha sbattuto la porta in faccia con un menefreghismo e una arroganza inaudite dicendogli, spalleggiato da tutti i partiti in Parlamento, fate come vi pare io vado avanti. In altri tempi ci sarebbe stato subito uno sciopero generale e l'apertura di una grande stagione di lotte. Oggi ci saranno assemblee e mobilitazioni locali, per convincere i parlamentari (sic!) a cambiare la manovra (come se il Parlamento ascoltasse le riunioni dei sindacati), valutando in corso d'opera se si creino le condizioni, tra le quali quella dell'unità delle sigle sindacali e del permesso di Confindustria e del governo, per fare lo sciopero generale il quale dovrà essere convocato con modalità tali (come ormai è in uso da vari decenni) da farlo fallire. Il mio è un sarcasmo amaro. Non sarebbe stato meglio, invece di questa inutile via crucis, lasciare perdere prima? Leggo di generosi e ottimisti compagni della sinistra sindacale che scrivono ma noi con le assemblee riusciremo ad imporre...Che cosa? Il ferro, per vincere, va battuto quando è caldo. Gli operai della Whirlpool oggi mentre le guardavo in tv mi hanno fatto pena. Come molti altri nuclei operai coraggiosi saranno lasciati soli a combattere contro i mulini a vento e a perdere la loro indomita battaglia. Chi vince, invece e questo mi tufa molto, è il Pd, per il quale è ritagliata la strategia sindacale, il quale potrà continuare il gioco truffaldino di essere l'architrave di un governo conservatore presentandosi come forza di sinistra. La conseguenza sarà l'aumento dei voti per la destra e dell'astensionismo alle prossime elezioni.

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