A me pare che la decisione dell'Europa e dell'Italia di fornire armi alle milizie ucraine, non solo butta benzina sul fuoco, ma è priva di un realistico sbocco politico. Non credo che Usa ed Europa commettano l'ingenuità politico diplomatica di ritenere possibile una sconfitta militare della Russia o che la Russia si pieghi in virtù delle sanzioni che gli vengono comminate. Penso che mettano in conto (o forse è proprio quello che cercano, specie gli Stati Uniti) una bella guerra mondiale. All'obiezione del che cosa bisognerebbe allora fare, rispondo che bisogna chiedere il ritiro delle truppe russe negoziando con Putin la neutralità dell'Ucraina e il riconoscimento dell'autonomia del Donbass, inviando, in questo ambito, non armi, ma aiuti umanitari e disponibilità all'accoglienza degli urcaini. Ho già scritto che non sposo il nazionalismo grande russo di Putin (anche se in questo momento mi sembra meno pericoloso dell'imperialismo euro atlantista) ma, al punto in cui siamo credo che, come si dice, chi ha più senso di responsabilità lo deve mettere.
L'Italia si trova invece nel pieno di una follia bellicista I toni del sistema politico (non mi pare quelli della gente o di tutta la gente) sono quelli che precedono l'entrata in guerra ed, in effetti, è quello che, in dispregio delle norme costituzionali, abbiamo fatto. Questa pazzia poggia sul pilastro di una informazione che è diventata una mostruosa macchina di propaganda di guerra, unilaterale, a senso unico, bugiarda, ipocritamente strappalacrime da una parte sola, a cieco sostegno di un governo, quello ucraino, che viene definito "democratico" pur avendo, al suo interno, la presenza determinante di nazisti eredi degli ex collaborazionisti hitleriani.
Insieme a quella militare c'è la follia delle sanzioni, la quale finge di credere (almeno spero, se non sono matti sul serio) che i loro effetti saranno pagati solo dalla Russia e non anche, di fronte ad una grande potenza non isolabile e in un mondo globalizzato, anche da chi le impone. Se non fosse tragica la posizione del governo e del Parlamento italiano sarebbe comica. Cioè, un Paese come il nostro che ha fondamentali rapporti economici con la Russia e dipende dal suo gas, gli mette le sanzioni! E perchè fare? Per compiacere il padrone americano che così ci invierà il suo a costo quadruplo? E se Putin, perso per perso, ci stacca io rubinetti?
Non c'è che dire: siamo governati da una banda di sciagurati. E dispiace dire che i più sciagurati sono quelli del campo largo del "centro sinistra".