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Giornale del Partito Comunista Italiano dell'Umbria e dell'Associazione 21 Gennaio

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COMUNICATO SEGRETERIA PCI UMBRIA

18/03/2022 09:16

PCI Federazione Umbria

Partito,

COMUNICATO SEGRETERIA PCI UMBRIA

Stiamo vivendo una situazione drammatica sia per quanto riguarda la Pace sia per quanto attiene le problematiche economiche,

Stiamo vivendo una situazione drammatica sia per quanto riguarda la Pace sia per quanto attiene le problematiche economiche, aggravate al punto della insostenibilità.

Il Partito Comunista Italiano dell’Umbria chiede una forte mobilitazione.

Da oltre venti giorni la guerra è in atto ed ogni altro giorno che passa prima del cessate il fuoco, oltre ai danni diretti, determina il crescente rischio di un allargamento del conflitto. Ad incrementare tale rischio concorrono la fornitura di armi da parte dei Paese della NATO e la presenza dei suoi militari in veste di istruttori all’uso. In questo atteggiamento degli Stati Uniti e di alcuni Paesi europei, che di fatto partecipano alla guerra, emerge il silenzio impressionante dell’Unione Europea la quale, anziché ricercare la migliore strategia e negoziazione politica utile a risolvere diplomaticamente il conflitto, si adopera per rilanciare un possibile ricorso agli armamenti.

 

Gli sviluppi di questa situazione ed il futuro che potrebbe attenderci dipendono anche da noi, per questo è importante non rimanere in silenzio. Noi vogliamo far sentire la nostra voce per :

 

•         fermare il conflitto, cessare l’invio di armi e ricercare un negoziato come unica via, radicalmente sostitutiva alla guerra

•          eliminare qualunque ingerenza diretta o indotta, attuale e futura della NATO, dalla vicenda Ucraina

•          rigettare ogni e qualunque forma di Nazionalismo e di Imperialismo

•         favorire il perseguimento concreto e reale della Autodeterminazione dei Popoli

•          obbligare la intera classe politica ed in particolare   l’esecutivo di Governo, a desistere da questo arbitrario modo di operare dietro un paravento emergenziale unico ed ingiustificato,

prescindendo da qualsiasi confronto parlamentare, nella completa disattenzione di norme di legge specifiche ed in primo luogo dell’art.11 della stessa Costituzione.

•          Rimuovere la censura imposta alla libera informazione, che impedisce qualunque corretta e completa analisi dei fatti e delle motivazioni che hanno portato all’evento in atto.

 

Sul fronte interno, i prezzi continuano a salire, il gasolio supera la benzina e si attesta ad oltre 2,3 euro; contestualmente salgono i prezzi di GPL e metano. I riflessi sui prodotti di consumo, specialmente quelli di primaria necessità, sono sotto gli occhi di tutti. Occorre intervenire radicalmente e subito, l’agroalimentare si sta fermando e già un produttore su tre ha ridotto drasticamente la propria attività, dovendo scontare anche gli aumenti intervenuti su mangimi e fertilizzanti. Il settore pesca, già in crisi, non riesce a coprire le spese vive dovute all’aumento dei carburanti ed è in stallo. Nel settore servizi rileviamo aumenti del 160%. Nei trasporti dove l’incidenza di quelli su gomma vale per il nostro Paese circa l’80%, si stimano maggiori oneri per circa 23 miliardi di euro. Su tutti noi, indistintamente, il maggiore costo dell’energia elettrica.

In questa epidemia che coinvolge l’economia mondiale sono altresì presenti bolle speculative, oltre ad una elevata inflazione che si aggiunge alla recessione in atto. È una fotografia che fa emergere in tutta la sua inefficacia, il fallimento della politica liberista che non riesce più a governare i problemi, ma solo a spostarli.

Sullo sfondo, ma fin troppo in evidenza, una guerra la quale, se non fermata subito, degenererà in un conflitto di ben altre dimensioni e portata, col rischio mai eliminato di coinvolgere l’intera umanità.

La Crisi, somma di più crisi che abbiamo davanti, mette in ginocchio economia, occupazione e conseguentemente la situazione sociale investendo le famiglie, i ceti deboli e soprattutto le nuove generazioni.

La Segreteria Regionale del Partito Comunista Italiano chiama alla mobilitazione tutti i cittadini, le forze politiche, quelle sociali e le confederazioni sindacali per contrastare questa drammatica situazione e spingere verso la pace, la democrazia ed un futuro più giusto.

 

Partito Comunista Italiano

Segreteria Regionale Umbria

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