Starei attento a fare quello che fanno alcuni compagni e cioè a gettare un giudizio tranchant, di disprezzo e derisione sul PCI. Io penso che il problema non sono i gruppi dirigenti di questo come di altri partitini, sui quali condivido, più io meno, il giudizio che viene dato. Il problema è che partito è costituito da una base di vecchi, per lo più, ma non tutti, provenienti dal glorioso PCI e giovani compagni e ne abbiamo incontrato di nuovi anche in questa campagna elettorale, i quali vivono nel culto di quel simbolo. Si tratta di compagni di fede, "puri", appassionati, ancorati ad una concezione idealista (che non esiste più o quasi) della politica. Questi compagni, se non avessero votato per il PCI, non avrebbero votato per nessuno. Il punto è come non disperdere questo patrimonio e trasferirlo da una concezione, come la chiamo io, della fedeltà comunista, alla pratica della politica comunista. Io penso che i gruppi dirigenti dovrebbero svolgere un'azione pedagogica di educazione alla politica, la qual cosa non fu fatta, per riandare indietro nel tempo, nemmeno nella vecchia Rifondazione Comunista. Ma questo è un altro discorso. Il Pci ha preso in Umbria 6 mila voti ed, ho scritto, è il primo partito della sinistra extraparlamentare (mi fa un certo effetto scrivere questa aggettivo). Questo conferisce al PCI un rispetto ed una considerazione pubblica e nella sinistra che prima non aveva. Ci farà invitare ai tavoli di discussione (che potremo convocare anche noi) e i nostri voti potranno essere appetibili e incidenti.
Io penso che il Pci deve rafforzare la sua organizzazione e, contemporaneamente, avanzare la proposta della costituzione di un Polo della sinistra umbra alternativo tanto al centro destra quanto al centro sinistra, polo il quale potrà poi discutere, su base programmatica, con altre forze dell'opposizione nazionale.
Penso che il PCI debba avanzare, in Umbria ed in campo nazionale (nel quale il risultato a me pare si presta ad altre valutazioni) la proposta di un fronte unitario di opposizione della sinistra che sta fuori dal Parlamento. Penso che il Pci debba proporre e lavorare da subito all'avvio di un processo di unificazione dei comunisti, nell'ambito di una nuova sinistra. Poi vedremo.