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COMUNISTI E REIETTI

20/05/2021 14:55

Redazione

Politica,

COMUNISTI E REIETTI

Dopo la vittoria dei comunisti in Cile...

Dopo la vittoria dei comunisti in Cile stavo pensando che l'Italia è uno dei pochi Paesi al mondo (forse l'unico di quelli non apertamente reazionari) nel quale il termine comunista non si può più pronunciare. Eppure il nostro è stato il Paese che ha avuto il più grande Partito Comunista dell'Occidente, amato dal popolo e rispettato dagli altri, che non ha avuto niente da farsi perdonare. L'opera dei vari Occhetto, Veltroni, Napolitano, da ultimo del Pd, demolitrice e distruttiva di ogni valore e ideale del movimento operaio, ha fatto si che in Italia non si possa neppure più nominare la Sinistra, se non facendola precedere dal termine centro, che oggi sta ad indicare un partito liberale modernista e di potere non dissimile, nella sostanza, da tutti gli altri del suo stampo. Eppure, guardando alla Cina e all'India (un Paese nel quale i comunisti hanno un grande peso), che da sole fanno 2 miliardi e 700 milioni di abitanti, al Vietnam, (100 milioni), a Paesi dell'ex Urss, al Sud Est asiatico, a parte importante dell'America Latina e, persino a qualcuno dei Paesi europei, ci si rende conto che più della metà dell'umanità è governata e ha un rapporto diretto e indiretto con i comunisti, partiti che si definiscono comunisti o con forze socialdemocratiche di sinistra o movimenti della sinistra radicale e anticapitalista. Io credo che, a tanti anni dal crollo del muro di Berlino, continuano a dire così male dei comunisti, perchè ne hanno ancora paura.

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