Il nostro giornale ha pubblicato ieri un comunicato di vicinanza e solidarietà a Michele Fabiani, ai redattori del giornale Vetriolo e alla Casa Rossa di Spoleto messi sotto inchiesta con l'accusa di istigazione al terrorismo e atri reati, documento che è stato firmato da tutte le forze e i partiti della sinistra comunista, tra le quali il Pci che edita Nuova Umbria. Lo abbiamo fatto poiché riteniamo che la portata "criminale" della vicenda va ridimensionata e, comunque, non è tale da giustificare i provvedimenti giudiziari assunti tra i quali la messa agli arresti domiciliari di Michele Fabiani. Michele era stato vittima 14anni fa, insieme al fratello morto con una possibile relazione al trauma patito, di una vicenda giudiziaria analoga, risoltasi poi nel nulla, dopo un lungo periodo di detenzione. La Casa Rossa è una specie di "istituzione" della sinistra spoletina e della città di Spoleto, città che, pur non condividendone le posizioni politiche, non la teme, la accetta e la stima per la limpidezza, la onestà e la fedeltà ai suoi ideali. Da trent’anni, alla luce del sole, animata dal padre Aurelio Fabiani (un insegnate di scuola) e dai figli, la Casa Rossa svolge alla luce del sole, la sua attività di propaganda e presenza politica e sociale, coltiva e diffonde la sua ideologia di trasformazione del mondo, nel segno della giustizia e dell'uguaglianza che, per quanto la si possa ritenere discutibile e sbagliata, nulla a che fare col terrorismo istigato o praticato. La stessa rivista Vetriolo è diffusa in forma pubblica, esprimendo il pensiero dell'anarchismo storico senza riferimenti fattuali ad atti di terrorismo o di eversione. Adottando lo stesso metro di misura si potrebbe mettere fuori legge il Manifesto di Marx ed Engels o altri testi sacri dei comunisti e della sinistra. Ora, pensare che la Casa Rossa o la stessa rivista Vetriolo costituiscano un qualche pericolo insurrezionale o una minaccia reale per la democrazia del nostro Paese è una cosa esagerata e politicamente non fondata. Si devono combattere atti di terrorismo, ma va rispettata la libertà di pensiero. Per questo Nuova Umbria parteciperà e si farà strumento di un movimento di solidarietà che si sviluppi su queste basi. Al di là di questa vicenda c'è da rivolgere, con preoccupazione, lo sguardo in campo nazionale dove viene riproposta a tutta forza, la teoria degli opposti estremismi. Si scioglie Forza Nuova? (cosa che non fanno) allora bisogna sciogliere gli estremisti di sinistra, col rischio, poi non così remoto, che, dai dai, possano essere sciolti i comunisti.